venerdì 18 settembre 2015

Recensione Libro


Titolo: La notte degli angeli caduti
Titolo originale: Avenger's angel
Autore: Heather Killough-Walden
Editore: Leggereditore
Pagine: 389
Prezzo: 10,00 €










In un tempo assai lontano, il Vecchio chiamò a raccolta i suoi quattro arcangeli prediletti: Michele, Gabriele, Uriel e Azrael, e indicò loro quattro stelle del firmamento che brillavano più delle altre. Disse agli arcangeli che desiderava ricompensarli della loro lealtà e che in dono avrebbero ricevuto delle anime gemelle. Fu così che il Vecchio creò quattro femmine perfette, che chiamò le cherubine. Tuttavia, prima che gli arcangeli potessero rivendicare le loro compagne, le quattro cherubine furono allontanate dal regno e disperse dal vento. Gli arcangeli decisero quindi di abbandonare il proprio mondo, per scendere sulla Terra e ritrovarle. Per migliaia di anni gli arcangeli le hanno cercate, ma non sono stati gli unici a raggiungere il regno dei mortali per dare la caccia alle cherubine. Qualcuno li aveva seguiti...






E' la prima volta che incontro degli angeli in un urban fantasy e l'esperienza è stata piuttosto controversa. Perché mi è piaciuto quel tanto da farmi desiderare di leggere giorno per giorno e ora per ora, ma mi ha fatto scappare la pazienza una pagina sì e l'altra pure.
Al di là della trama scritta sopra, l'idea dell’autrice è palese: un libro per ogni arcangelo più il quinto dedicato a Samael. Spero davvero tanto che in ognuno dei primi quattro l'arcangelo incontri la famosa cherubina.
La storia, sia quella del libro, sia quella dei cinque libri, non è brutta. forse un po' troppo fuori dai limiti,  ma un po' d'amore e passione ultraterrena non mi dispiace.  Alcune cose non mi convincono: l’idea di inserire un vampiro/arcangelo buono o cattivo non va bene per i miei gusti. Certo ci vuole l’antagonista nella maggior parte delle storie ma io di buona non credente che sono, quando ho letto che l’arcangelo era vampiro… sono rimasta basita.
 La battaglia… è descritta veramente un po' così. Certo, il fulcro della storia è un altro, ma un po' di cura in più non sarebbe stata male. Sarebbe stato bello se tutto fosse descritto al meglio, mettendo in risalto il più del dovuto e tralasciando solo le piccole cose.
Togliendo tutte le ripetizioni il romanzo si sarebbe abbreviato di un terzo e avrebbe tediato i lettori nove decimi di meno. I poteri degli arcangeli sono solo abbozzati e vengono usati come fa comodo alla storia. Ancora rido alla scena in cui Uriel spegne l’allarme della libreria con i suoi poteri! Raga le risate!
I personaggi sono ben descritti, ho amato il cambiamento di essi da quando sono durante la Terra: Uriel da angelo della vendetta diventa dolce e amorevole. Amo anche il fatto che, per motivi annuali chiamiamoli così, devono viaggiare in lungo e largo. I cattivi ... sì viene spiegato cosa vogliono ma sembrano comunque inconsistenti. Samael è l'unico sempre coerente a se stesso, ma anche lui, sul finale, non è ben chiaro cosa faccia.




Personaggi: Eleanor è la coprotagonista. E' indubbiamente una ragazza forte, ne ha passate un bel po' e cerca di non perdere se stessa in questa guerra più grande di lei. Trova la storia delle cherubine estremamente maschilista peccato che poi le vada in fusione il cervello appena vede il suo angelo e lui fa di tutto per essere il più antipatico possibile. Poi si chiede perché lei si faccia abbindolare da Samael.
Uriel è l'angioletto di turno. In questa terra di mortali si è adattato a fare l'attore, con il nome di Christopher Daniels. E' piuttosto arrogante, prepotente, saccente e anche un po' infantile. Sarà anche bellissimo, ma ti tira fuori le sberle ogni tre pagine. Ma nell’inizio forse solo io ho notato delle sfumature di debolezza e nostalgia che mi ha fatto pensare durante tutta la lettura. Per fortuna l'amore lo ridimensiona, soprattutto quando lei si rifiuta di farsi mettere i piedi in testa. Molto tenero nel finale.
Gabriel è maleducato e per fortuna compare poco :D
Azrael e Michele  compaiono poco, ma sembrano i più equilibrati e i più pazienti. Insomma, i più angeli.
Samael... ecco, sarà anche cattivo e intrigante, ma almeno si comporta sempre a modo. Certo, manipola un po' la testa altrui, ma almeno non sbotta con volgarità
La Killough-Walden non scrive male, ha uno stile fluido che si lascia leggere con piacere. Tende ad essere ridondante con le spiegazioni e le ripetizioni, un po' troppo superlativa con le descrizioni fisiche.
Un libro che non ho trovato così esaltante come viene presentato, ma che alla fin fine mi ha incuriosito. Più che altro mi incuriosiscono le storie di due futuri protagonisti e anche la trama più ampia. Voglio sapere cosa accade quando tutti han trovato questa fantomatica anima gemella e voglio conoscere un po' meglio gli altri 3 fratelli. Il fatto che Uriel sia sgradito, non vuol dire che anche gli altri lo siano. Magari trovo un angelo di mio gusto. L'ho trovato tranquillo e rilassante, senza troppo impegno, neanche a livello emotivo. Un bel libro. Spero che i prossimi non siano ripetitivi.
"La notte degli angeli caduti" è il primo libro della serie "The Lost Angel", ma pur appartenendo a una saga potrebbe benissimo essere considerato un libro autoconclusivo.

Grazie a tutti, un bacio.

-Mikaela



Nessun commento:

Posta un commento